Le conseguenze dei pensieri
Il pensiero è una una facoltà tipica dell’essere umano ed ha origine nella nostra mente. Si dice che ogni giorno formuliamo circa 70 mila pensieri: non si fermano mai, ci accompagnano in ogni momento della giornata. I nostri pensieri possono essere positivi o negativi, ma la maggior parte delle volte diamo più attenzione a quelli più pericolosi per il nostro stato di salute mentale. Questo nostro dialogo interno naturale è inevitabile, ma tuttavia non è sempre vantaggioso.
Infatti, i nostri pensieri più forti o ricorrenti causano nel nostro corpo delle reazioni fisiologiche in base alle quali prendiamo decisioni e ci comportiamo di conseguenza nella vita. Per esempio, quando ci soffermiamo a pensare a qualcosa che ci irrita, ci ferisce, o ci fa sentire minacciati, il nostro organismo si prepara al contrattacco. Si libera adrenalina nel sangue, i muscoli si contraggono, diventiamo diffidenti, suscettibili, tesi. E spesso compiamo delle azioni delle quali poi ci pentiamo.

Non possiamo smettere di pensare, ma certamente possiamo evitare di farci sopraffare dai pensieri negativi lasciandoci trascinare dalla loro corrente.
Non devi lottare contro i tuoi pensieri: sono più forti di te. Se vuoi liberarti di essi, accettali.
Paulo Coelho – Le Valchirie
Segui il loro corso e vedrai che, alla fine, si stancheranno e ti lasceranno in pace.
Paulo Coelho – Le Valchirie
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Diventiamo consapevoli
Osserviamo i nostri pensieri come se fossimo gli spettatori di un film, e cerchiamo di seguirli con distacco. È importante imparare a leggere dall’esterno questo dialogo che invece avviene dentro di noi. Infatti, nel momento in cui diventiamo consapevoli dei nostri pensieri intossicanti, possiamo cercare di renderli meno efficaci e infine liberarcene.
La capacità di osservare i pensieri é fondamentale perché, fino a quando la coscienza è intrisa di concettualità, è difficile che il pensiero osservi il pensiero. Ma se, quando i pensieri sorgono e siamo in grado di staccare la figura di un osservatore che li guarda, riusciremo progressivamente a sviluppare la facoltà della coscienza che osserva la coscienza e anche nei momenti di odio un elemento interno alla mente sarà in grado di uscire dalla rabbia.
Dalai Lama – La via dell’amore
Aspettiamo, ma senza fermarci
Così come abbiamo contezza del nostro respiro, dei nostri passi, del cibo che mangiamo, così possiamo osservare i nostri pensieri, diventando più consapevoli di come nascono e si impossessano di noi. In questo modo essi essi potranno attraversarci liberamente e ci sentiremo più leggeri.
Facciamo che i nostri pensieri siano come l’acqua, che si adatta all’ambiente circostante senza mai perdere la sua natura e fluisce adattandosi alle superfici su cui scorre. E, quando incontra un ostacolo, sa aspettare ma non si ferma: continua a raccogliere tutte le sue forze per superarlo, e poi prosegue verso la sua meta.

Quindi, come l’acqua, nei momenti critici, attendiamo con pazienza che gli eventi si sviluppino, continuiamo a fluire senza farci violenza e valutiamo bene cosa fare, rispettando sempre il nostro equilibrio interiore.
L’acqua non oppone resistenza. L’acqua scorre. Quando immergi una mano nell’acqua senti solo una carezza. L’acqua non è un muro, non può fermarti. Va dove vuole andare e niente le si può opporre. L’acqua è paziente. L’acqua che gocciola consuma una pietra. Ricordatelo, bambina mia. Ricordati che per metà tu sei acqua. Se non puoi superare un ostacolo, giragli intorno. Come fa l’acqua.
Margaret Atwood
La forza del non agire
Quando le cose per noi prendono una piega negativa inaspettata, non sempre seguire l’istinto è la scelta giusta. In molte situazioni la soluzione migliore è proprio non agire.
Diamoci il tempo per prendere le distanze dai nostri pensieri, tenendo a mente una cosa fondamentale: noi non siamo i nostri pensieri. I nostri pensieri non ci appartengono, pertanto non indugiamo su di essi, non analizziamoli, non condanniamoli, non giudichiamoli. Piuttosto lasciamoli scorrere e restiamo fermi ad osservarli, come se fossero l’acqua di un fiume.
A volte il guerriero della luce si comporta come l’acqua e fluisce tra gli ostacoli che incontra. In certi momenti, resistere significa essere distrutto. Allora egli si adatta alle circostanze.
Paulo Coelho – Il guerriero della luce
Il non agire è uno strumento molto più efficace di quanto possiamo immaginare. Comporta una presa di coscienza che non si vede, ma che ci cambia profondamente fuori e dentro. Significa lasciar esplodere la nostra energia, portando alla luce la parte più vera di noi.
Bellissimo post
Passa nel mio blog se ti va 😉
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Grazie mille 🤗 ci passo molto volentieri!😉
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